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🇮🇹 Come si fa a "promuovere" Scrum in un'azienda a vocazione metalmeccanica?

June 8, 2021

Durante l’evento “Ask a Professional Scrum Trainer” edizione italiana del 26 maggio 2021, con Massimo Sarti e Aniello di Florio, certe domande non hanno ottenuto risposta.

Abbiamo deciso di rispondere a tutti con una serie di articoli, che troverete qua.

La domanda di Giuseppe è : come si fa a "promuovere" Scrum in un'azienda a vocazione metalmeccanica?

Promozione Scrum
Foto di Possessed Photography su Unsplash

La promozione di Scrum è spesso spinta da una persona che in passato l'ha già praticato oppure da qualcuno che ha ne ha intuito la potenzialità e ha voglia di sperimentarlo. Personalmente ho visto la promozione di Scrum, in qualsiasi tipo di azienda, avvenire sia dal basso che dall’alto, o da una combinazione dei due.

Io stesso, quando ho iniziato a capire le potenzialità di Scrum nel 2010, ho cominciato a sperimentarlo con i miei clienti che non lo conoscevano.

Questa esperienza ha mostrato che la miglior promozione che si possa fare è con l’esempio. Quindi identificare un prodotto con il quale si possa portare avanti una sperimentazione Scrum e mettersi al lavoro. Molto spesso non c'è bisogno di autorizzazioni interne o altre cose complicate per iniziare.

Ho cominciato così a praticare Scrum, senza pubblicizzarlo troppo, proponendo al team gli eventi e cominciando, insieme, a identificare tutte le barriere che ci impedivano di utilizzare Scrum per creare il nostro prodotto (software).

Rapidamente, questa sperimentazione ci ha portato a parlare e discutere di Scrum al di fuori del team, ha motivato altre persone a provare e ha scatenato molte domande.

La sfida più grande per qualsiasi persona e azienda consiste a cambiare modo di pensare, agire e prendere decisioni. Capire che in un mondo complesso e mutevole non c'è certezza è uno dei primi passi. Adeguarsi a questo dato di fatto è più difficile.

Questo è ancora più importante quando si parla di prodotti tangibili (e non software), dove la roadmap e la strategia del prodotto devono tener conto dello sviluppo iterativo e incrementale.

Per esempio, una società metalmeccanica che ho avuto il piacere di formare, deve creare un nuovo prodotto che integra componenti elettronici (iot). Cosa mai fatta prima.

Riunendo insieme tutte le competenze necessarie (tecnici, sales, sviluppatori, marketing, ecc.) sono riusciti a creare una roadmap che avesse un senso per tutti, in breve:

  1. La prima versione del prodotto avrà una cavità pronta ad ospitare i componenti elettronici. La commercializzazione sarà possibile e appetibile perché il minor peso del pezzo ci permetterà di venderlo meno caro. Questo finanzierà la seconda versione
  2. La seconda versione del prodotto conterrà l’elettronica necessaria e una parte del software per farlo funzionare. La commercializzazione sarà possibile e appetibile perché questa versione ci permetterà di tracciare il numero di movimenti del pezzo e programmare i richiami automatici per la manutenzione
  3. La terza versione del prodotto avrà aggiornamenti software, con ulteriori funzionalità utili al cliente per pilotare e ottenere informazioni sul movimento del martinetto…

Vedete come sia importante, in ogni caso e forse ancor più per un’azienda metalmeccanica, avere una visione, un obiettivo e una roadmap di prodotto chiara, tanta apertura e collaborazione per ottenere questo tipo di risultati.

Le formazioni Applying Professional ScrumProfessional Scrum Master e Professional Scrum Product Ownersono le più indicate per aiutarvi a capire Scrum e cominciare a pensare, agire e prendere decisioni come quelle che ho esposto sopra.

Trovate qua le date delle prossime formazioni in Italia.

Spero di aver fornito spunti di riflessione a Giuseppe (e tanti altri!), che aveva fatto la domanda “come si fa a promuovere Scrum in un’azienda a vocazione metalmeccanica”.


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Comments (2)


Michele D'Urzo
04:23 pm June 15, 2021

Una trentina di anni fa, ho avuto la fortuna di curare la localizzazione italiana di uno dei primi software in ambente Unix per il floor-shop-control sviluppato da Siemens e, successivamente, di curarne il rollout pilota nello stabilimento #Italdata di Avellino.
Il concetto di base da cui nasceva Bora-X era di disaccoppiare la vista del lotto di produzione generato dal gestionale (oggi diremmo ERP) da quella della "fabbrica".
Bora-X effettuava, in modo trasparente lo split dell'ordine di produzione in pacchetti discreti in base ad un algoritmo di ottimizzazione che considerava numerose variabil (numero, capacità e disponibilità dei singoli centri di lavoro, probabilità di migliore attraversamento, tempi di attrezzaggio, valore del WIP ecc). Alla fine questi lotti FSC venivano riassemblati in lotti ERP laddove possibile oppure venivano generati nuovi lotti qualora necessario.
Un lotto è una Story che si può all'occorrenza splittare per farla entrare in uno Sprint.
A livello realizzativo, una Story si suddivide in task, ma resta una.
Le fabbriche ragionano a "settimane" o KW = Kalender Wochen ... i paralleli con gli Sprint di Scrum non mancano.

Visto che Scrum è stato fortemente ispirato dal Toyota Production System, la sua presentazione ad aziende con vocazione metalmeccanica non dovrebbe trovare ostacoli. Il problema dell'ottimizzazione del lotto è un ottimo modo per introdurre Scrum, evidenziando le similitudini.
Consiglio di evitare un linguaggio troppo "informatico" a gente di produzione. Si trovano più a loro agio (come tutti del resto) se comprendono che il punto di partenza per il loro nuovo viaggio è proprio quello su cui già si sentono sicuri e competenti.
Un saluto all'ing. Marco Fracasso (Osram), mio mentore e compagno di viaggio in quell'avventura e all'ing. Egidio Iannaccone (Italdata) Product Owner ante-litteram,


Fabio
11:31 am June 21, 2021

Grazie per la condivisione di esperienza Michele.